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Rassegna Stampa - L'Argomento di Oggi - dal 2010-04-26 ad oggi 2010-04-26 Sintesi (Più sotto trovate gli articoli)

sarà attiva per 50 milioni di italiani. Brunetta: " 10 milioni di utenti entro l'anno"

La mail certificata? Come una raccomandata

La casella di posta elettronica avrà lo stesso valore legale di una raccomandata con avviso di ricevimento

sarà attiva per 50 milioni di italiani. Brunetta: " 10 milioni di utenti entro l'anno"

ST

DG

Studio Tecnico

Dalessandro Giacomo

41° Anniversario - SUPPORTO ENGINEERING-ONLINE

 

 

Internet, l'informatore, ll Giornalista, la stampa, la TV, la Radio, devono innanzi tutto informare correttamente sul Pensiero dell'Intervistato, Avvenimento, Fatto, pena la decadenza dal Diritto e Libertà di Testimoniare.. Poi si deve esprimere separatamente e distintamente il proprio personale giudizio..

 

Il Mio Pensiero (Vedi il "Libro dei Miei Pensieri"html PDF ):

…..

 

Rassegna Stampa - L'Argomento di Oggi - dal 2010-04-26 ad oggi 2010-04-26

AVVENIRE

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2010-04-27

27 APRILE 2010

FUTURO DIGITALE

Posta certificata al via per 50 milioni di italiani

"È stato raggiunto il numero massimo di connessioni. Riprovare più tardi". A metà pomeriggio il sito predisposto dal Governo non era più in grado di accettare nuove richieste di caselle di posta elettronica certificata (Pec). Al suo debutto, ieri mattina con la prima iscrizione del ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, la Pec ha riscosso un grande successo e scatenato una vera e propria corsa a registrarsi al portale postacertificata.gov.it. In poche ore i contatti sono stati più di 100mila, mentre in 13mila hanno completato con successo l’iter di iscrizione. È, infatti, di circa 50 milioni di italiani (tutti i maggiorenni con il codice fiscale), la platea potenziale a cui si rivolge questo innovativo strumento di comunicazione tra il cittadino e la pubblica amministrazione, che ha valore legale di raccomandata con ricevuta di ritorno.

"È un’onda che sta partendo – ha sottolineato il ministro Brunetta –. Nell’arco del 2010 speriamo si possa arrivare a 10 milioni di Pec attive. Come tutti i processi ha bisogno di tempo e ci vorrà 1 o 2 anni per entrare a regime". Il ministro ha quindi annunciato che si sta studiando l’estensione della posta certificata anche al pagamento delle bollette.

Ad oggi sono 9-10mila le amministrazioni centrali e periferiche che hanno già attivato la Pec: circa il 70-80% delle province e il 60-70% delle Asl sono pronte così come il 70% dei comuni capoluogo. Inoltre, da novembre la Pec è già utilizzata da due milioni di liberi professionisti e da quasi un milione di imprese.

"Cerchiamo di semplificare la vita ai cittadini", ha dichiarato Massimo Sarmi, amministratore delegato di Poste Italiane che, con Telecom Italia e Postecom gestisce il servizio. Si tratta di "un passo importante verso l’alfabetizzazione digitale del Paese", ha aggiunto il presidente di Telecom Italia, Gabriele Galateri.

DOMANDE E RISPOSTE

CHE COSA È LA POSTACERTIFICAT@?

La PostaCertificat@ è un servizio gratuito di comunicazione elettronica tra cittadino e Pubblica amministrazione. Attraverso PostaCertificat@ ogni cittadino può dialogare in modalità sicura e certificata con la Pubblica amministrazione comodamente da casa o con qualsiasi dispositivo in grado di connettersi ad internet.

 

CHI PUÒ RICHIEDERE LA CASELLA?

Tutti i cittadini italiani maggiorenni possono richiedere la casella PostaCertificat@, anche residenti all’estero.

 

A CHE COSA SERVE?

La PostaCertificat@ serve per richiedere/inviare informazioni alle Pubbliche amministrazioni. Ad esempio: richiesta di certificati anagrafici; richieste cambio di abitazione; richieste visure; richieste licenze di abitabilità. Inoltre: invio documentazione per graduatoria asilo nido; invio documentazione per graduatoria scuole comunali e dell’infanzia; invio documentazione per graduatoria quote di partecipazione alle spese (refezione, trasporto). Infine: ricezione certificati anagrafici; ricezione visure; ricezione licenze d’uso abitativo.

 

CHE DIFFERENZA C’È TRA LA RACCOMANDATA CON RICEVUTA DI RITORNO E IL SERVIZIO DI PEC?

Il servizio di Pec consente di effettuare l’invio di documenti informatici avendo la garanzia di "certificazione" dell’invio e dell’avvenuta (o mancata) consegna. Il servizio ha, pertanto, tutti i requisiti della raccomandata con A/R cui si aggiungono notevoli vantaggi sia in termini di tempo che di costi.

 

COSA FARE PER INFORMARSI MEGLIO

Per poter avere informazioni sul servizio il cittadino potrà rivolgersi a questi canali: portale Web, www.postacertificata.gov.it; call center disponibile dalle 8:00 alle 20:00, dal lunedì al sabato, accessibile da rete fissa al numero verde gratuito 800.104.464 oppure da rete mobile al numero 199.135.191 (il costo della chiamata da rete mobile è legato al piano tariffario dell’operatore utilizzato).

 

RICERCA UFFICI POSTALI ABILITATI

Il campo per la ricerca degli uffici postali si trova in alto a destra nella "home page" pubblica del portale. Inserire il Cap della zona di interesse e apparirà l’elenco degli uffici abilitati al servizio PostaCertificat@ nella zona richiesta.

Fonte: www.postacertificata.gov.it e www.cnipa.gov.it

Paolo Ferrario

 

 

 

 

 

 

 

 

CORRIERE della SERA

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2010-04-26

sarà attiva per 50 milioni di italiani. Brunetta: " 10 milioni di utenti entro l'anno"

La mail certificata?

Come una raccomandata

La casella di posta elettronica avrà lo stesso valore legale di una raccomandata con avviso di ricevimento

sarà attiva per 50 milioni di italiani. Brunetta: " 10 milioni di utenti entro l'anno"

La mail certificata?

Come una raccomandata

La casella di posta elettronica avrà lo stesso valore legale di una raccomandata con avviso di ricevimento

ROMA - Il salto nel futuro potrebbe essere epocale, bisogna vedere se si farà: niente più file alla posta e via alle inutili cataste di carta inutili. Da lunedì scatta il giorno della Pec-Day, la casella di posta elettronica che ha lo stesso valore di una raccomandata con avviso di ricevimento sarà attiva per 50 milioni di italiani, tutti i maggiorenni che possiedono il codice fiscale.

COME FUNZIONA - Per richiedere l'attivazione gratuita del servizio sarà sufficiente collegarsi al portale www.postacertificata.gov.it e seguire la procedura guidata che consente di inserire la richiesta. Trascorse 24 ore dalla registrazione online (ed entro 3 mesi) ci si potrà quindi recare presso uno degli uffici postali abilitati per l'identificazione e firmare il modulo di adesione. Bisognerà portare con sè un documento di riconoscimento personale e uno comprovante il codice fiscale (codice fiscale in originale o tessera sanitaria) così come una fotocopia di entrambi i documenti, da consegnare. Gli indirizzi Pec delle pubbliche amministrazioni sono invece disponibili sull'archivio informatico accessibile attraverso il sito www.indicepa.gov.it, fonte ufficiale e riferimento per gli adempimenti previsti per le amministrazioni. È stato inoltre sviluppato il sito www.paginepecpa.gov.it per rendere più semplice la ricerca degli indirizzi Pec per il cittadino.

BRUNETTA: "10 MILIONI DI UTENTI ENTRO L'ANNO" - L'obiettivo, ha annunciato il ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, è di arrivare entro l'anno a 10 milioni di utenti. Il ministro ha precisato che "il mancato assolvimento degli adempimenti relativi alla Pec influisce negativamente sulla misurazione della performance dei dirigenti che saranno penalizzati nella distribuzione dei premi di risultato". Per accelerare la diffusione della Pec nella pubblica amministrazione il ministro ha affidato all'ispettorato della funzione pubblica l'attività di controllo e al Formez la realizzazione di un'indagine diretta a quantificare la dotazione effettiva della Pec nelle p.a. A poche ore dall'avvio, nonostante stia aumentando progressivamente il numero delle amministrazioni che si mettono in regola, ancora molte mancano all'appello. In particolare, in base ai dati forniti dal ministero, (aggiornati a ieri), 29 amministrazioni centrali hanno pubblicato almeno una Pec, 12 si sono impegnate a farlo nelle prossime ore, mentre 7 risultano inadempienti Faticano ad allinearsi le Asl: sono dotate di almeno una casella di posta certificata 32 su 149. E lo stesso vale per le Università: solo 20 su 93 gli atenei virtuosi. Per quanto riguarda le Regioni, 9 sono quelle in regola (Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Puglia, Umbria, Campania e Marche);. 4 si sono impegnate a pubblicare almeno una Pec nelle prossime ore (Molise, Sicilia, Veneto e Lazio) e 7 sono inadempienti (Abruzzo, Liguria, Piemonte, Sardegna, Toscana, Trentino-Alto Adige e Valle d'Aosta).Tra le province, 67 sono quelle virtuose, 23 si sono impegnate ad allinearsi e 19 non sono ancora dotate dell'e-mail certificata. Sono invece già dotati di almeno una Pec 80 comuni capoluogo, mentre 11 si sono impegnati a farlo.

 

26 aprile 2010

 

 

 

 

 

 

 

 

REPUBBLICA

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2010-04-26

SERVIZI

Al via la posta elettronica

certificata per 50 mln italiani

Da oggi il via alla Pec, la casella di mail con cui si potrà dialogare esclusivamente con la Pubblica amministrazione

Al via la posta elettronica certificata per 50 mln italiani

ROMA - Si parte. Da oggi si può attivare il servizio di posta elettronica certificata per inviare gratuitamente e via mail comunicazioni alla pubblica amministrazione con lo stesso valore legale di una raccomandata. La 'postacertificat@' interessa 50 milioni di cittadini italiani che, se vorranno, potranno attivare il servizio prima registrandosi sul sito postacertificata.gov.it e poi andando a completare l'attivazione in uno dei 6.100 uffici postali abilitati al servizio. La posta elettronica cetificata permetterà di dialogare esclusivamente con la pubblica amministrazione. Il servizio è per tutti i maggiorenni con un codice fiscale. La memoria è di 500 mega a casella.

Il primo ad attivarla è stato oggi il ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, che ha presentato l'iniziativa con il presidente di Telecom, Gabriele Galateri di Genola e l'ad di Poste, Massimo Sarmi. La posta certificata si propone di velocizzare il dialogo tra il cittadino e la pubblica ammnistrazione. "Una svolta storica - la definisce il ministero - che ridurrà gradualmente il ricorso alla comunicazione cartacea e diminuirà i costi e i tempi di procedura". Secondo il ministro entro "il 2010 possiamo arrivare a 10 milioni Pec attive che si rivolgeranno alla publica amministrazione", ed entro un massimo di due anni, sempre secondo il ministro, il servizio andrà a regime. Si studia l'estensione della pec anche per i servizi pubblici locali e per pagare le bollette.

Come funziona. Dopo aver effettuato la registrazione sul portale postacertificata.gov.it, trascorse 24 ore, ci si potrà recare - entro tre mesi - presso uno degli uffici postali abilitati con un documento di riconoscimento e il codice fiscale o il tesserino del servizio sanitario nazionale. Assieme al servizio di posta elettronica certificata i cittadini possono accedere gratuitamente a partire da oggi anche a una serie di servizi correlati come il servizio di notifica, tramite e-mail tradizionale, della presenza di messaggi sulla casella 'postacertificat@; il fascicolo elettronico personale per la memorizzazione dei documenti; gli indirizzari delle caselle postacertificat@ della p.A. Nei prossimi mesi saranno inoltre disponibili altri servizi accessori, a pagamento, come la firma digitale, tramite smart card; la notifica, via sms, telefono o posta cartecea della presenza di messaggi nella casella di posta; il calendario degli eventi della p.A. E il servizio di fascicolo elettronico personale per la memorizzazione dei documenti.

(26 aprile 2010)

 

 

LA GUIDA

Posta elettronica certificata, che cos’è e come funziona

di Federico Formica

Il decreto anticrisi ha reso obbligatoria la Pec, ovvero l'equivalente elettronico della ricevuta di ritorno, per le amministrazioni, le aziende e i professionisti iscritti ad un albo. Ma questa rivoluzione tecnologica si annuncia più complicata del previsto

Approfondimenti

* LEGGI

* Al via la Pec per tutti

Nascosta tra le pieghe del decreto anticrisi e oscurata da cifre monumentali e incentivi di ogni sorta, la posta elettronica certificata (detta anche Pec) torna alla ribalta. Chi pensava fosse morta e sepolta sbagliava di grosso: la Pec diventa ora obbligatoria per le amministrazioni, le aziende e i professionisti iscritti ad un albo. La travagliata vicenda di questa speciale mail è la storia di una rivoluzione tecnologica nata male che, dopo 4 anni, non è ancora riuscita a raggiungere lo scopo per cui è stata creata: semplificare la pubblica amministrazione.

Che cos'è

La Pec è l'equivalente elettronico della raccomandata con ricevuta di ritorno. Si tratta di una casella di email che informa, sia il mittente che il destinatario, dell'avvenuta o mancata consegna del messaggio, con l'ora e la data precisa dell'invio e della ricezione. Se entrambe le caselle sono certificate, il messaggio ha il valore legale di una raccomandata e, volendo, potrebbe essere impugnato come prova in un processo. A differenza dei normali messaggi di posta elettronica, quelli inviati con la posta certificata viaggiano "imbustati". Ciò significa che il contenuto del messaggio non è nel messaggio stesso ma dentro un allegato che, chi riceve la mail, dovrà aprire a parte.

E' il Cnipa (Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione) a stabilire quali gestori possono fornire la posta elettronica certificata. E i paletti sono alti: chi ha un capitale sociale inferiore al milione di euro non può partecipare al banchetto. A spartirsi la torta sono quindi poche grandi aziende e amministrazioni locali. Poste Italiane, Fastweb, Aruba, la Regione Marche. L'ultima arrivata è la provincia di Nuoro. Più altri grandi provider di servizi internet (CLICCA QUI PER CONSULTARE L'ELENCO DEI GESTORI)

Come funziona

Per attivare la propria casella di posta certificata bisognerà rivolgersi proprio ad una di queste aziende. I prezzi variano a seconda dell'operatore e dei servizi offerti, come la capacità di memoria, i filtri antivirus e antispam. Il prezzo più basso sul mercato è di 5 euro all'anno, ma c'è chi chiede anche 50 euro. Alcune aziende offrono solo la possibilità di scegliere il nome dell'utente (ad esempio xxx@pec.it), altre consentono di scegliere anche il nome del dominio. In nessun caso è possibile trasformare la propria casella mail in una casella di posta certificata. La legge ha stabilito che i professionisti e le aziende hanno rispettivamente uno e tre anni di tempo per dotarsi di pec.

Una cattedrale nel deserto

Mentre tutta Europa sta lavorando a Rem, uno standard universale per poter spedire messaggi sicuri, l'Italia ha seguito una strada tutta sua senza mai guardarsi intorno. La Pec, in poche parole, è una tecnologia solo italiana che, di conseguenza, fuori dai nostri confini è inutilizzabile e incomprensibile. Se l'Agenzia delle Entrate dovesse inviare una comunicazione alla sua omologa della Svezia, i poveri scandinavi dovrebbero anzitutto scervellarsi per capire come leggere il contenuto della mail e, subito dopo, si renderebbero conto che quella missiva, per loro non avrebbe alcun valore legale. Secondo Paolo Attivissimo, giornalista informatico free-lance, alla base di tutto c'è una profonda ignoranza della materia trattata: "Sapendo poco o nulla di nuove tecnologie, i politici si sono messi nelle mani delle solite poche aziende che, fiutando l'affare, sono riuscite a creare da zero un mercato tutto nuovo e tutto per loro". L'italianissima Pec, appunto.

Un mercato aperto. Anzi, no

Nel mondo sono diversi gli standard che permettono di spedire messaggi sicuri e raccomandati. Eppure, fino al novembre 2008, per il Parlamento italiano non c'era alternativa alla Pec. Il decreto anticrisi 185, però, prima di trasformarsi in legge 2/2009 è stato modificato. Il nuovo testo, quindi dice che oltre alla posta elettronica certificata, le aziende possono dotarsi di "analogo indirizzo di posta elettronica basato su tecnologie che certifichino data e ora dell'invio e della ricezione delle comunicazioni e l'integrità del contenuto delle stesse". Vale a dire: usate la tecnologia che volete, basta che il risultato sia lo stesso. Un'apertura che, come spiega Nicola Fabiano, avvocato di Adiconsum, sarà presto sconfessata da una nuova legge: "Nel disegno di legge numero 1082, già approvato da Camera e Senato, l'Italia torna a schierarsi apertamente dalla parte della posta elettronica certificata. Sparisce qualsiasi riferimento ad altre tecnologie". Un passo avanti, uno indietro.

E i cittadini?

La posta elettronica certificata consente da oggi a tutti i cittadini maggiorenni di stipulare contratti, inviare e ricevere raccomandate a costi bassissimi e senza muoversi di casa. Vantaggi indiscutibili. Ma c'è anche l'altro lato della medaglia: una tecnologia imposta dall'alto, sconosciuta all'estero ma soprattutto dai cittadini stessi. "In altri paesi si è preferito snellire la burocrazia e formare i burocrati in modo da facilitare l'accesso alla Pa da parte di tutti, anche dei non informatizzati – sostiene Paolo Attivissimo- ce lo vedete un nonnino che chiede un certificato di nascita mandando una mail certificata?".

(26 Aprile 2010)

 

 

SERVIZI AL CITTADINO

Al via la Posta elettronica certificata per tutti

di Monica Rubino

Una mail al posto di una lettera. Parte il servizio di Pec per 50 milioni di italiani, che potranno attivare grauitamente la speciale casella di posta elettronica per dialogare con la pubblica amministrazione

Approfondimenti

* LA GUIDA:

* Pec, cos'è e come funziona

Parte oggi il Servizio di posta elettronica certificata (Pec) disponibile gratuitamente per tutti. Ogni cittadino avrà la possibilità di attivare gratuitamente una propria casella di posta elettronica da usare nei rapporti con la pubblica amministrazione e inviare comunicazioni che hanno lo stesso valore legale di una raccomandata. Un bacino potenziale di 50 milioni di nuove caselle da mandare in funzione nei prossimi mesi, grazie a una semplice procedura online e alla successiva registrazione presso le poste.

Si apre in questo modo l'ultimo capitolo del processo avviato già da anni per "smaterializzare" i rapporti con le pubbliche amministrazioni, preceduto da numerosi interventi normativi, circolari e scadenze. L'ultima di queste era stata il 29 novembre scorso, termine massimo per l'attivazione delle caselle di Pec dei professionisti.

Per ottenere l'attivazione del Servizio postacertificat@ bisogna collegarsi al portale web www.Postacertificata.Gov.It e seguire la procedura guidata immettendo i propri dati personali. Trascorse 24 ore dalla registrazione online ci si potrà dunque recare, entro tre mesi, in uno degli uffici postali abilitati per l'identificazione e la conseguente firma sul modulo di adesione. Una volta attivo il servizio, fornito da poste, telecom e postecom, consente al cittadino di dialogare con la pa, chiedendo informazioni e documenti e avendo diritto a ricevere una riposta.

Il ministro della Pubblica amminsitrazione Renato Brunetta, durante la presentazione del nuovo servizio a Palazzo Chigi, ha spiegato di puntare al target di "10 milioni di pec attive entro il 2010". "Sogno un giorno - ha aggiunto il ministro - vicinissimo in cui tutte le pubbliche amministrazioni dialogheranno solo via Pec".

Assieme al servizio di posta elettronica certificata i cittadini possono accedere gratuitamente a partire da oggi anche a una serie di servizi correlati come il servizio di notifica, tramite e-mail tradizionale, della presenza di messaggi sulla casella 'postacertificat@; il fascicolo elettronico personale per la memorizzazione dei documenti; gli indirizzari delle caselle postacertificat@ della p.A. Nei prossimi mesi saranno inoltre disponibili altri servizi accessori, a pagamento, come la firma digitale, tramite smart card; la notifica, via sms, telefono o posta cartecea della presenza di messaggi nella casella di posta; il calendario degli eventi della p.A. E il servizio di fascicolo elettronico personale per la memorizzazione dei documenti.

(26 Aprile 2010)

 

 

 

L'UNITA'

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http://www.unita.it

2010-04-26

Brunetta, l'ultima rivoluzione: documenti e posta sul web

di Bianca Di Giovannitutti gli articoli dell'autore

Scatta oggi la rivoluzione informatica voluta dal ministro Renato Brunetta. "Cinquanta milioni di italiani, ovvero tutti i maggiorenni dotati di codice fiscale, se lo vorranno avranno diritto ad attivare gratuitamente la loro posta elettronica certificata", annuncia il titolare della Funzione Pubblica. Che vuol dire? Niente più file alla posta e cataste di carta inutili: per inviare una raccomandata (con ricevuta di ritorno), per dialogare con la pubblica amministrazione, per richiedere certificati o documenti, basterà un semplice clic. L’obiettivo di partenza è l’attivazione di 10 milioni di indirizzi. Già oltre un milione di professionisti ne sono dotati (l'obbligo per loro è scattato a novembre scorso) e sono oltre 110 mila le imprese che hanno attivato un indirizzo.

Cosa fare Per richiedere l'attivazione gratuita del servizio sarà sufficiente collegarsi al portale www.postacertificata.gov.it e seguire la procedura guidata che consente di inserire la richiesta. (attivo anche il numero verde 800.104.464 e da rete mobile 199.135.191). Trascorse 24 ore dalla registrazione online (ed entro 3 mesi) ci si potrà quindi recare presso uno degli uffici postali abilitati per l'identificazione e firmare il modulo di adesione. Bisognerà portare con sè un documento di riconoscimento personale e uno comprovante il codice fiscale (codice fiscale in originale o tessera sanitaria) così come una fotocopia di entrambi i documenti, da consegnare. Al massimo in 5 giorni si riceverà la conferma. Gli indirizzi Pec delle pubbliche amministrazioni sono invece disponibili sull'archivio informatico accessibile attraverso il sito www.indicepa.gov.it, fonte ufficiale e riferimento per gli adempimenti previsti per le amministrazioni. È stato inoltre sviluppato il sito www.paginepecpa.gov.it per rendere più semplice la ricerca degli indirizzi Pec per il cittadino.

La Pec ha una memoria di 500 mega, concede la possibilità di archiviare in uno spazio apposito i documenti scambiati e inoltre offre il servizio di inviare un messaggio sulla casella di posta elettronica tradizionale al momento in cui si riceve una Pec. "Permetterà a chiunque di rivolgersi alla Pubblica amministrazione da casa propria, con il proprio computer, avendo poi diritto da parte della Pa ad una risposta analoga, cioè con la stessa modalità e lo stesso valore legale", spiega ancora Brunetta. Al momento si parte con tutti gli uffici delle varie amministrazioni, ma l'obiettivo del ministro è di arrivare a dialogare in maniera certificata anche con le public utilities, vale a dire luce, acqua, gas, eccetera. Il titolare della Funzione pubblica rivendica questa svolta di portata rivoluzionaria. "Può essere paragonata alla svolta arrivata dallo stop al fumo nei luoghi pubblici e chiusi - continua - Prima era consentito fumare anche nei cinema, e noi oggi ci chiediamo come sia stato possibile cambiare quella abitudine. Io spero che tra qualche anno si possa dire la stessa cosa delle raccomandate cartacee, le code davanti agli sportelli, insomma l'Italia dei faldoni. E chiederci: come era possibile?". Le possibilità di applicazione sono infinite: dalla scuola (pagella online) agli ospedali (esami clinici) alle tasse. Ad oggi sono oltre 80 mila le caselle certificate richieste dai cittadini, grazie alla sperimentazione avviata a fine settembre 2009 da Aci e Inps; mentre sono oltre 12.500 le Pec attivate dalle Pubbliche amministrazioni centrali e locali, soprattutto al nord.

26 aprile 2010

il SOLE 24 ORE

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2010-04-26

Subito boom di contatti

e iscrizioni per la mail certificata

di Claudio Tucci

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26 aprile 2010

"Dai nostri archivi"

Dal 26 aprile la registrazione gratuita della posta certificata

Una mail al posto della raccomandata

Domande & Risposte

 

Boom in rete per il servizio gratuito di posta elettronica certificata. Nelle prime ore sono stati oltre 100mila i contatti al portale www.postacertificata.gov.it e oltre 13 mila i cittadini che hanno completato la procedura di preregistrazione per l'attivazione della Pec. Da domani i preregistrati potranno recarsi al più vicino ufficio postale abilitato per convalidare la registrazione. Le Poste hanno assicurato che "per gestire il grande afflusso di registrazioni in contemporanea a breve saranno moltiplicate le risorse di sistema disponibili".

La novità interessa circa 50 milioni di italiani (tutti i maggiorenni, in possesso di codice fiscale) e servirà a semplificare i rapporti con la pubblica amministrazione. Il disco verde è stato acceso direttamente dal ministro "antifannulloni" Renato Brunetta, che, in compagnia, tra gli altri, dell'amministratore delegato di Poste Italiane, Massimo Sarmi e del presidente di Telecom Italia, Gabriele Galateri di Genola, ha simulato la procedura per ottenere la Pec, che avrà una capacità di memoria di 500 mega.

Il ministro ha impiegato circa 3 minuti per procedere alla registrazione online (attraverso una procedura guidata) sul sito attivo già da qualche ora. Altri 2 minuti (in assenza di fila), li ha spesi consegnando allo sportello postale, per la successiva identificazione, copia del proprio codice fiscale e del documento di riconoscimento utilizzato nella procedura telematica. Verificati i dati, il ministro ha sottoscritto il modulo di adesione per l'attivazione del servizio. Da quel momento, la casella di Postacertificat@ è pronta all'uso. L'obiettivo, ha spiegato Brunetta, è arrivare a 10 milioni di Pec entro l'anno. Attualmente, ha ricordato, la casella certificata è già posseduta da circa la metà dei liberi professionisti (un milione sui 2 complessivi) e da oltre 110mila imprese.

L'amministratore delegato di Poste, Massimo Sarmi, che assieme a Telecom gestirà i server dell'intera procedura, ha ricordato come assieme alla Pec, i cittadini potranno chiedere gratuitamente, sempre a partire da oggi, una serie di altri servizi correlati, come il servizio di notifica, tramite mail tradizionale, la presenza di messaggi sulla propria casella Pec, il fascicolo elettronico personale per la memorizzazione dei documenti, gli indirizzari delle caselle di posta certificata delle Pubbliche amministrazioni. Nei prossimi mesi, ha aggiunto, saranno disponibili, stavolta, però, a pagamento, altri servizi accessori, come la firma digitale tramite smart card, la notifica, via sms, telefono o posta cartacea, della presenza di messaggi nella casella di posta, il calendario degli eventi della Pubblica amministrazione e il servizio di fascicolo elettronico personale del cittadino, con dimensioni personalizzate.

Tra i problemi da superare, ha evidenziato, il presidente di Telecom Italia, Gabriele Galateri di Genola, c'è l'alto numero di famiglie (una su 2) che non ha un pc, come pure il 10% di italiani che, ancora, è in situazione di digital divide. Ma anche la Pubblica amministrazione dovrà accelerare nel dotarsi di Pec. A oggi (nonostante l'obbligo sia stato previsto ben 5 anni fa), ha sottolineato Brunetta, solo 9-10mila amministrazioni posseggono una posta mail certificata, con una situazione a macchia di leopardo. Il servizio è coperto da tutte le amministrazioni centrali, mentre nei comuni capoluogo siamo al 60%-70%, al 70%-80% nelle province, al 50-60% nelle Usl.

Un esempio di best practice è arrivato, invece, dal comune di Roma, che ha annunciato, da oggi pomeriggio, per i possessori di Pec, l'avvio della richiesta online di tutti e 22 i certificati anagrafici. Si punta, ha sottolineato il sindaco della Capitale, Gianni Alemanno, ad abbattere il milione e 300mila certificati cartacei anagrafici l'anno, emessi dagli oltre mille sportelli comunali. Il passo successivo sarà portare online l'iscrizione agli asili nido, ed entro 3-4 mesi, le notifiche all'avvocatura comunale e i servizi collegati al sociale.

26 aprile 2010

 

 

 

 

 

 

 

 

L'OSSERVATORE ROMANO

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IL MATTINO

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2010-04-21

La GAZZETTA dello SPORT

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SORRISI e CANZONI

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